venerdì 11 ottobre 2013

Serengeti e la Grande Migrazione: uno spettacolo indimenticabile


Distese infinite, panorami mozzafiato, possibilitá di avvistare grandi quantitá di animali in un ambiente in cui la natura è padrona incontrastata...tutto questo è Serengeti!
 
Il Serengeti è senza ombra di dubbio il parco nazionale più conosciuto  della Tanzania, oltre che il primo ad essere stato istituito nel 1951; con una superficie di 14,763 km² è una delle aree protette più grandi ed importanti dellˊAfrica Orientale. Il nome “Serenegeti” deriva da una parola della lingua Maa che significa “pianura sconfinata” e rimanda allˊomonima, immensa steppa nella Tanzania settentrionale in cui si trova questa area protetta, che è caratterizzata da una straordinaria varietá di fauna e proprio per la sua grande biodiversitá è stata dichiarata Patrimonio dellˊUmanitá dallˊUnesco nel 1981. 

Nella zona sono state riscontrate tracce della presenza dellˊuomo fin da tempi antichissimiː la Gola di Olduvai, in cui sono stati scoperti reperti dellˊaustrolopitecus boisei che risalgono a 1,5 milioni di anni fa, si trova infatti a poca distanza dallˊingresso del parco. Nel corso dei secoli le popolazioni indigene hanno vissuto a contatto con la natura, preservando lˊambiente circostante e negli anni dellˊarrivo dei primi europei la zona era abitata principalmente dai Masai. Attualmente nellˊarea del Parco Nazionale sono vietati gli insediamenti umani, ad eccezione degli uffici del quartier generale, alcune strutture turistiche e i campi di ricerca scientifica.

Data la sua grande estensione il Serengeti offre tipologie di ambienti e panorami diversi tra loroː la parte meridionale è caratterizzata da una vasta prateria, mentre il nord, più piovoso, dalla savana alberata, la boscaglia spinosa e le foreste a galleria. Estremamente varia è anche la faunaː nel Serengeti infatti è possibile avvistare tutti e cinque i “big five” (leone, elefante, bufalo, leopardo e rinoceronte), grandi mandrie di erbivori, tutte e tre le specie di sciacallo presenti in Africa, piccoli pedatori come il protele e il gattopardo africano e molti altri animali, tra cui circa 500 tipi diversi di uccelli. 

A livello di fauna il più grande spettacolo che il Serengeti offre è senza dubbio la “Grande Migrazione”ː questo parco confina infatti con altre aree protette (Ngorongoro e Masai Mara) e non essendovi recinzioni o nessun altro tipo di protezioni “fisiche” gli animali possono muoversi in totale libertá in un ambiente estremamente grande e vario, dando cosí vita alla più grande migrazione terrestre di mammiferi al mondo, durante cui centinaia di migliaia di erbivori compiono ogni anno un movimento circolare alla ricerca di pascoli freschi. I grandi protagonisti di questo fenomeno sono gli oltre 1,5 milioni di gnu presenti nellˊarea, a cui si aggiungono circa 250,000 zebre ed altri animali

Per capire meglio il percorso della migrazione possiamo dividere il Serengeti in tre areeː
-        - la zona meridionale, che con la sua infinita prateria raccoglie i panorami più emblematici del parco e in cui risiede la maggior parte degli erbivori nei mesi che vanno da dicembre a maggio  
     - il Western Corridor”, caratterizzato dalla presenza del  fiume Grumeti e in cui la migrazione passa tra maggio e luglio
-           - il Serengeti settentrionale, di cui fanno parte la zona del Seronera e il fiume Mara e che ospita aree boschive, colline e savana alberata. Qui la migrazione passa a luglio, agosto e novembre, mentre negli altri mesi è comunque possibile avvistare moltissimi animali, tra cui elefanti, giraffe e dik-dik.

Il percorso circolare che caratterizza la Grande Migrazione inizia durante la stagione delle nascite (gennaio-marzo),  quando gli erbivori stazionano principalmente nellˊinfinita pianura meridionale. A maggio, con la fine della stagione delle piogge, gli animali inziano a muoversi verso nord-est e raggiungono lˊarea attorno al fiume Grumeti, dove generalmente rimangono fino a giugno. Nei mesi di luglio ed agosto la grande migrazione si sposta verso nord, fino a raggiungere il Kenya, dove poi la fauna staziona per tutta la stagione secca. Verso novembre, con lˊinizio delle piccole piogge, gli animali iniziano di nuovo a muoversi per fare ritorno verso sud e raggiungono la piana meridionale dove si iniziano a preparare per la stagione delle nascite. 

Durante tutto questo percorso, che mette a dura prova la resistenza degli animali, circa 250,000 gnu muoiono per la fatica, la sete o perchè vittime delle battute di caccia dei predatori. 

La Grande Migrazione è uno spettacolo di straordinaria bellezza ed è una delle esperienze che puó rendere il vostro viaggio davvero unico ed indimenticabile. 

CONSIGLI DI VIAGGIOː il Serengeti puó essere il fulcro della vostra avventura nei parchi del nord della Tanzania. Per rendere la vostra esperienza veramente indimenticabile consigliamo di trascorrere almeno tre giorni allˊinterno del parco, dove è anche possibile provare lˊesperienza, assolutamente straordinaria ed unica per la Tanzania, del safari in mongofiera

Per avere maggiori informazioni visitate la pagina del nostro sito dedicata a Serengeti (in inglese) http://www.pakaadventures.com/travelguide-tanzania/wildlife-safaris/northern-circuit/serengeti-national-park oppure potete contattarci via email e saremo felici di organizzare per voi un itinerario personalizzato.

Nessun commento:

Posta un commento